Un protocollo addestrativo basato sulla realtà degli scontri a fuoco
Una delle più grandi bugie che ci siamo raccontati nel corso degli anni a proposito dell’addestramento con le armi, è relativo distanza che esiste con la realtà. Quando pensiamo alla formazione con le armi da fuoco con lo scopo di sopravvivere, non possiamo non considerare cosa avviene in questa specifica realtà. Tanto dal punto di vista della dinamica dell’evento quanto rispetto agli effetti che la paura è in grado di generare nel funzionamento della mente e del corpo.
La maggior parte della formazione reperibile nel mercato nazionale ed estero si basa su alcune convenzioni che limitano fortemente l’aderenza della formazione stessa. In altre parole l’apprendimento è fortemente condizionato, per non dire compresso, dalla dimensionalità delle strutture addestrative. Un limite spesso neppure riconosciuto dagli istruttori stesso, sopratutto coloro che sono privi di specifica esperienza nel settore.
La risultante di questa carenza, molto poco edificante, è quella di riuscire a formare, nella migliore delle ipotesi, categorie di ottimi tiratori che non hanno idea di come utilizzare queste competenze nella realtà che si troveranno ad affrontare.
Esiste infatti una profonda differenza tra la capacità di attingere un bersaglio immobile di fronte a noi e comprendere il contesto in cui ciò è possibile, è consentito o è necessario. Tralasciando ogni considerazione circa la sopravvivenza giudiziaria, quando ci si confronta con la realtà, è sempre necessario imparare come adattarsi al contesto in cui si opera poiché il rischio di riportare lesioni o di perdere la vita è elevatissimo.
Per superare questo limite ho realizzato un protocollo che ho chiamato “AL CENTRO DELLO SCONTRO” per farne cogliere immediatamente i contenuti più essenziali: sperimentare se stessi rispetto ad una realtà non conosciuta ed inattesa. (vuoi approfondire? https://www.tirooperativo.it/il-libro/)

Una modalità formativa innovativa attraverso la quale apprendere e sviluppare la nostra capacità di adattamento a situazioni che non conosciamo ed alle quali dobbiamo imparare ad adattarci. Terminata una formazione basata sui fondamentali del tiro nella realtà, dunque, è necessario imparare a riconoscere tutte quelle situazioni in cui si potrebbe rendere necessario utilizzare la forza per salvare la propria vita o quella delle persone per le quali siamo responsabili.
Per sviluppare questo sistema formativo ho progettato e realizzato una Training House nella nostra sede di Pavia. Una struttura costruita all’interno di un campo di tiro per sperimentare la realtà del combattimento a breve distanza all’interno di un contesto altamente rischioso.
Un’area addestrativa unica sul territorio nazionale in cui sviluppare un progressivo programma di inoculazione dello stress, mediante l’impiego di simulacri inerti, training ammunition/ airguns contro basargli inerti o in esercizi di force on force, live fire contro bersagli balistici, i cui avanzamenti saranno costantemente misurati con l’analisi sincrona o asincrona di filmati.
A tal fine abbiamo implementato tutti i debriefing con l’analisi di filmati e riprese aeree.

Ogni esercizio, pensato per sperimentare specifiche criticità, si basa sulla necessità di riconoscere la situazione ed il ruolo che le persone hanno all’interno di essa. Nell’ambito di questo protocollo infatti vengono utilizzati unicamente bersagli rappresentati da immagini fotografiche o da giocatori di ruolo che ricreano specifiche situazioni che l’allievo deve affrontare e risolvere tanto di giorno quanto di notte in scarse, assenti o avverse condizioni di luce. Un approccio che miscela elementi fotografici con bersagli animati che ha lo scopo di sviluppare l’imprevedibilità della situazione che si sta affrontando.

Il protocollo è modulare e viene adattato al ruolo rivestito dagli allievi ed al loro status giuridico, in relazione alla specifica esposizione al rischio ed alla natura dall’incidente critico da analizzare: dalla difesa della dimora alla protezione aziendale o commerciale, dalla gestione delle aggressioni al pronto intervento, dall’antirapina alla contro interdizione domestica.
Per info e costi scrivi a formazione@tirooperativo.it oppure chiama il numero 3791882666
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